I SISTEMI PER RISCALDARE IL BAGNO


Il risparmio energetico comporta anche l’adozione di temperature limitate nell’ambiente domestico, meglio una maglia calda in più addosso che spendere molto denaro per aumentare la temperatura in casa ma c’è un ambiente che richiede una temperatura più alta che negli altri ambienti di casa: il bagno. Come fare?
Quale temperatura ci vuole in casa?
La temperatura in casa non deve necessariamente essere costante in tutti gli ambienti. In camera da letto, ad esempio, è opportuno che sia un po’ più bassa che nelle altre stanze: favorisce il sonno e migliora la salute del corpo ma non deve essere eccessivamente bassa.

Se in soggiorno una temperatura di 20°C è adeguata, in camera da letto 18°C sono decisamente adeguati. Per questo nei condomini dove esiste il riscaldamento centralizzato, le valvole termostatiche, obbligatorie per legge, consentono di differenziare la temperature dei vari ambienti.

La cucina è sempre l’ambiente più caldo per via delle attività culinarie che aumentano la temperatura. L’ambiente che risulta sempre il meno riscaldato perché non è un ambiente normalmente vissuto è il bagno.

Come riscaldare il bagno
Se durante la stagione fredda il riscaldamento comunque consente di avere una temperatura adeguata, il,problema si evidenzia maggiormente nelle mezze stagioni, quando il riscaldamento è normalmente spento e la temperatura in questo particolare ambiente si abbassa.

E’ proprio il bagno, in queste situazioni, a necessitare di una temperatura innalzata rispetto al resto della casa. Spogliarsi per fare una doccia diventa un vero disagio e uscire bagnati dalla doccia e rivestirsi espone a brividi, freddo che non è affatto salutare.

Oltre a questo occorre anche considerare che la temperatura ambientale del bagno troppo bassa espone anche all’appannamento degli specchi e all’incremento dell’umidità delle pareti con il conseguente maggiore rischio di sviluppo di muffe, pericolose anche per la salute oltre che per l’estetica ambientale.

Ideali per scaldare l’ambiente del bagno, generalmente di cubatura piuttosto ridotta, sono gli apparecchi elettrici che consentono di entrare in un bagno adeguatamente riscaldato senza rischiare di prendersi un accidente.

Gli apparecchi per il riscaldamento del bagno
La tecnica ha ideato diverse soluzioni per riscaldarsi. Vediamo insieme i pro e i contro di ciascuna. Il Termoventilatore
Si tratta di un apparecchio piccolo, compatto, in genere di potenza tra i 1900 e i 2200 Watt, adeguato per scaldare con una certa rapidità ambienti di dimensioni limitate.

Non sono adatti a riscaldare grandi volumi ma si rivelano decisamente adeguati per il bagno. Consumano parecchia energia elettrica, quindi sono adeguati per un uso limitato nel tempo, tipicamente un bagno.

E’ opportuno scegliere un modello dotato di termostato in modo che possa spegnersi al raggiungimento della temperatura desiderata, evitando sprechi di energia. Un ulteriore vantaggio è il costo molto contenuto, tra i 10 e i 30 euro, in genere.

Il termoconvettore
Molto simile ad un termoventilatore, ha approssimativamente le stesse caratteristiche ma spesso sono dotati di un corpo metallico che tende a surriscaldarsi e bruciare la mano se toccata. I consumi sono più o meno gli stessi.

La Stufa alogena
Nelle due soluzioni precedenti il riscaldamento dell’ambiente si realizza attraverso l’emissione di aria calda che innalza la temperatura del bagno mentre la stufa alogena emette raggi infrarossi, riscaldando il corpo della persona che vi è esposta ma senza innalzare sensibilmente la temperatura ambientale.
Il problema è che riscaldano corpi vicini mentre all’aumentare della distanza l’efficacia si riduce sensibilmente. Rispetto alle altre due soluzioni il consumo energetico è ridotto di circa un terzo.

Il Termosifone ad olio
Questo apparecchio si presenta visivamente come un comune termosifone. Gli elementi sono riempiti di olio e una resistenza provvede a riscaldarlo. Il riscaldamento che ne deriva è piacevole ma occorre tempo affinché si realizzi e una volta spento mantiene ancora la temperatura per un certo tempo.

Non appare la soluzione ideale in un ambiente come il bagno che richiede un innalzamento di temperatura rapido e non necessità del mantenimento del calore per tempo dopo lo spegnimento. Per questo motivo appare più adatto ad ambienti in cui si tende a soggiornare invece che al bagno.

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