RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO, DAL 2020 SOLO TELELETTURA?
Con la direttiva 2018/2002, già pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, i consumi per i riscaldamenti centralizzati nei condomini saranno sempre più trasparenti e monitorabili. Dal 25 ottobre 2020, infatti, tutti i nuovi contabilizzatori installati sui termosifoni che misurano il calore erogato in un specifico appartamento dovranno consentire la lettura a distanza. E gli utenti avranno diritto a ricevere almeno due volte l’anno le informazioni di fatturazione.
Dal 2027, poi, sarà necessario sostituire i modelli in servizio che non consentono il controllo da remoto.
Le novità normative si applicano a riscaldamento, raffrescamento e acqua calda per uso domestico forniti da un unico generatore. E valgono anche per il teleriscaldamento. Gli interventi previsti si possono evitare soltanto se risultano non convenienti in termini di costi o tecnicamente impossibili. E saranno i singoli Stati Ue a stabilire i criteri per l’efficienza e a decidere se le tecnologie a lettura mobile possano essere considerate valide.
I dati dei consumi sono infatti trasmessi da un modulo radio a una centrale operativa di raccolta e scaricati su pc. Una volta installati i contatori o contabilizzatori che permettono la lettura a distanza, dal 25 ottobre 2020 gli utenti finali potranno ricevere le informazioni di consumo anche ogni tre mesi. E dal primo gennaio 2022 le teleletture saranno fornite ai consumatori almeno una volta al mese, magari rendendole scaricabili da internet.
L’operazione trasparenza riguarda in generale i clienti finali di energia elettrica e di gas naturale: è previsto che ricevano a prezzi concorrenziali contatori individuali in grado di riportare con precisione i servizi erogati e i tempi di utilizzo effettivo.
L’obietto di Bruxelles è arrivare entro il 2050 a edifici pubblici e privati a impatto vicino allo zero: il 40 per cento dell’energia consumata in Europa è usata per il riscaldamento e il condizionamento degli immobili, ma tre fabbricati su quattro sono inefficienti. È invece compreso fra il 15 e il 20 per cento il risparmio in bolletta offerto dalle valvole termostatiche installate negli impianti centralizzati: consentono un maggior equilibrio termico non soltanto dentro l’appartamento ma anche nell’intero stabile. Intanto rischiano la sanzione da 500 a 2.500 euro il condominio e il proprietario dell’immobile che non si dotano degli strumenti per la ripartizione dei costi a consumo: scatta l’obbligo di mettersi in regola entro 45 giorni dalla contestazione.
L’installazione, peraltro, è agevolata dal punto di vista fiscale: la detrazione è al 65 per cento se le termovalvole sono montate su ciascun radiatore in concomitanza con la sostituzione totale o parziale degli impianti. Se la caldaia non viene sostituita, si può comunque beneficiare della detrazione al 50 per cento prevista dal bonus ristrutturazione come intervento di risparmio energetico.